Gli ebrei:una comunità educatrice

Tra i popoli dell’antichità ad assegnare un particolare valore all’istruzione sono gli
Ebrei.Molte vicende del popolo ebraico ci sono note grazie alla Bibbia. Nel corso dei secoli si consolida presso gli Ebrei uno stretto legame tra insegnamento, funzione della cultura e comunità. Anche presso il popolo ebraico le prime scuole nascono in un contesto religioso.Al tempo di Esdra, un sacerdote e scriba vissuto nel V secolo a.C., vengono istituite le prime scuole pubbliche.
Il ruolo dei maestri è fondamentale: essi sono chiamati a esporre con chiarezza gli argomenti ai loro allievi, dei quali devono capire la psicologia e ai quali spesso si rivolgono chiamandoli “figli”, un termine che segnala il tipo di rapporto che si instaura tra loro.
Alla formazione dei maestri, i rabbini, presiede l’accademia rabbinica, dove gli allievi studiano fino al quarantesimo anno d’età per perfezionare la propria preparazione.
I rabbini non sono le uniche figure culturali del popolo ebraico. Nella storia ebraica sono centrali i profeti. La parola profeta  significa Torah all’interno della Sinagoga di Colonia“colui che parla al posto di qualcun altro”. I profeti, infatti, parlano al posto di Dio.Sono in un certo senso educatori del popolo. A volte criticano scribi e sacerdoti per aver distorto il senso delle Sacre Scritture. Possono essere funzionari al servizio dei sovrani od opporsi a chi governa. In alcuni casi costituiscono gruppi legati a un maestro, ma vi sono anche profeti solitari.Una sezione della Bibbia è costituita proprio dai libri dei profeti.


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