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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Seneca e l'autoeduazione interiore

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Seneca si interessa invece di un tipo di formazione diversa, non scolastica. Egli mira infatti all’autoformazione, ossia a un percorso verso la saggezza, intesa come capacità di autocontrollo e accettazione del proprio destino.

Quintiliano e l'educazione in età imperiale

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Quintiliano descrive l’intero processo di educazione, con particolare attenzione nei confronti del futuro oratore. Egli si interessa non solo degli aspetti tecnici dell’arte oratoria, ma anche dei caratteri e della  cultura del retore, nonché delle prassi di insegnamento e del rapporto tra maestro e allievi.

L'rganizzione scolastica romana

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Sotto l’infusso della cultura greca, a Roma si sviluppa un sistema scolastico, organizzato in una scuola primaria, una scuola secondaria, uno studio avanzato destinato ai retori e una formazione tecnica.

Cicerone e l'ellenizzazione dell'educazione romana

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Cicerone, invece, cerca una mediazione tra i valori tradizionali e la novità rappresentata dalla cultura greca. Promuove un’ampia formazione per l’ oratore e definisce gli aspetti fondamentali dell’ arte oratoria.

L'educazione romana delle origini e il mos maiorum

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Ai cambiamenti in corso nella società romana dopo la seconda guerra punica si oppone Catone,che invoca un ritorno ai valori tradizionali e all’educazione familiare. Egli fornisce un ritratto dell’oratore come un tecnico dell’arte del linguaggio ma anche come un uomo giusto.

L'EDUCAZIONE NELL'ANTICA ROMA

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L'educazione come ''fatto sociale'' Nella società romana delle origini l’ educazione è  basata sulla trasmissione orale e l’ esempio. È rivol ta ai soli maschi, che devono imparare a gestire le  proprietà agricole e a partecipare alla vita sociale e  politica. L’ educazione, basata sui valori del mos ma iorum , è impartita dalla madre fino ai sette anni e  poi da padre da un altro adulto maschio

L'educazione nell'età ellenistica

In età ellenistica, mentre va articolandosi il sistema educativo, l’ideale di una felicità privata prende il sopravvento sull’ideale del cittadino impegnato,in seguito alla fine delle città-stato e al prevalere degli imperi. Gli ideali educativi mutano di conseguenza. Plutarco propone gli esempi storici come modelli di virtù invece di descrivere alti ideali, mentre Sesto Empirico, criticando la possibilità di una conoscenza certa, sottolinea l’importanza dell’esperienza per l’ apprendimento. https://www.youtube.com/watch?v=Nmi8cFYJPCU

Aristotele:la formazione integrale e l'educazione di Stato

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Al pari di Platone, Aristotele è sia un filosofo sia un insegnante sia un teorico dell’educazione. Le sue riflessioni sull’educazione si sviluppano all’interno di una riflessione etico-politica, incentrata sul tema della felicità (che per Aristotele coincide con l’attività intellettuale) e le funzioni dello Stato.Secondo Aristotele, infatti, l’educazione, a partire dai 7 anni, deve essere impartita dallo Stato,che si propone la perfetta formazione armonico dell’uomo,attraverso uno sviluppo fisico, intellettuale e morale.

Isocrate:la formazione dell'oratore

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In contrapposizione sia alla pretesa platonica di  raggiungere la verità sia al progetto dei sofisti di insegnare una pura arte del discorso, Isocrate fonda una scuola nella quale vengono trasmessi un ampio sapere enciclopedico e la retorica. Obiettivo di Isocrate è di formare uomini politici all’altezza della situazione, tanto abili dialettica mente quanto di saldi principi morali.

Platone e l'Accademia

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Platone è il più importante allievo di Socrate,uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi.La sua teoria affronta molti temi,ma nella sua riflessione è centrale l'ideale della giustizia ,un principio che deve realizzare sia nella vita individuale sia nella vita sociale e che influisce profondamente anche sul suo pensiero pedagogico. Platone segue la strada tracciata da Socrate in un progetto di riforma culturale. Nella Repubblica egli descrive uno Stato ideale, guidato dai flosofi e prospetta un percorso educativo destinato ai migliori provenienti da ogni classe sociale. Lo scopo dell’ educazione è formare le tipologie di cittadini necessari (produttori, guardiani e flosof) allo Sta- to a partire dalle attitudini naturali di ciascuno. Nelle Leggi, dove formula un progetto politico più concreto, Platone estende il suo programma educativo a tutti i cittadini.

Socrate

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Benché simile ai sofisti per l’uso della dialettica, Socrate si pone nella storia della pedagogia con assoluta peculiarità: il suo metodo di ricerca, basato sull’uso dell’ironia, della confutazione dialettica e sulla ricerca interiore  costituisce il primo grande caso di relazione educativa nella quale l’allievo è un soggetto atti vo.