Sotto l’infusso della cultura greca, a Roma si sviluppa un sistema scolastico, organizzato in una scuola primaria, una scuola secondaria, uno studio avanzato destinato ai retori e una formazione tecnica.
Un tentativo concreto e istituzionale di rianimare la cultura e l’istruzione si deve a Carlo Magno . Re dei Franchi, popolo stanziato tra Germania e Francia, Carlo amplia considerevolmente le dimensioni del proprio dominio, sottomettendo i Longobardi e i Sassoni. Il suo progetto politico prevede la costruzione di un impero che si richiami all’impero romano e al cristianesimo. Egli viene incoronato imperatore la notte di Natale dell’800. Carlo dà vita a un fenomeno di rinascita culturale chiamato rinascita carolingia. Carlo, pur essendo un illetterato, ha compreso l’importanza di una riforma della struttura di governo che investa tutti i campi della cultura ed in modo particolare l’istruzione, vero motore di ogni cambiamento. Nell’Esortazione generale del 789 indica le linee guida del suo progetto di riforma generale. Egli considera fondamentale che tutti i popoli conquistati siano accomun ati dagli stessi costumi, da un’unica lingua e da un’unica religione e per far questo invita
I monasteri, che sorgono in tutta Europa intorno al V secolo, si caratterizzano oltre che per essere luoghi di culto, anche per essere centri di formazione dei futuri monaci. Qui, accanto alle pratiche di fede, i giovani, destinati alla vita monastica, apprendono la lettura e la scrittura utilizzando soprattutto i testi sacri. Per evitare il sovraffollamento che si determina,Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno, nell’817 vieta l’accesso ai monasteri a coloro che non prenderanno i voti. Per questioni economiche quest’ordinanza non sempre è rispettata: i giovani aristocratici elargiscono infatti donazioni e lasciti ai monasteri, per cui la loro esclusione dalla scuola monastica arreca un notevole danno.Alcuni monasteri, incuranti dell’ordinanza, continuano a far convivere al loro interno due distinte scuole, per chierici e laici. Un esempio è il monastero di San Gallo in Svizzera, sorto nella prima metà del IX secolo che, anche in regime di divieto, in un’ala separata da un muro contie
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