I monasteri, che sorgono in tutta Europa intorno al V secolo, si caratterizzano oltre che per essere luoghi di culto, anche per essere centri di formazione dei futuri monaci. Qui, accanto alle pratiche di fede, i giovani, destinati alla vita monastica, apprendono la lettura e la scrittura utilizzando soprattutto i testi sacri. Per evitare il sovraffollamento che si determina,Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno, nell’817 vieta l’accesso ai monasteri a coloro che non prenderanno i voti. Per questioni economiche quest’ordinanza non sempre è rispettata: i giovani aristocratici elargiscono infatti donazioni e lasciti ai monasteri, per cui la loro esclusione dalla scuola monastica arreca un notevole danno.Alcuni monasteri, incuranti dell’ordinanza, continuano a far convivere al loro interno due distinte scuole, per chierici e laici. Un esempio è il monastero di San Gallo in Svizzera, sorto nella prima metà del IX secolo che, anche in regime di divieto, in un’ala separata da un muro contie
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