La metacognizione

Le abilità e le strategie metacognitive sono le capacità che consentono di conoscere il funzionamento della mente (propria e altrui) e di decentrare il pensiero verso il futuro (predire/prevedere e progettare azioni) e verso il passato (monitorare e autovalutarsi), di imparare ad allontanarsi dall’urgenza dell’immediato presente e a proiettarsi in avanti e indietro nel tempo acquisendo il senso della temporalità, ma anche di controllare i percorsi mentali utilizzati per elaborare informazioni, assumere decisioni, svolgere compiti, risolvere problemi, di essere consapevoli delle possibili strategie di fronteggiamento delle situazioni e quindi di «apprendere ad apprendere». Le abilità fondamentali che caratterizzano la metacognizione sono: • la predizione, la capacità di prevedere mentalmente e di rappresentarsi cosa può succedere se si applica una certa procedura ad un determinato compito, • la progettazione, la capacità di individuare e organizzare la strategia e le azioni concrete che consentono di raggiungere meglio e con il minor dispendio di energie un certo risultato, • il monitoraggio, la capacità di osservare e controllare l’andamento di un processo, anche cognitivo, e di costruire soluzioni alternative, qualora quelle usate non si rivelino idonee, • la valutazione, la capacità di cambiare in parte o tutta la strategia e il piano d’azione, se essi si rivelano inadatti al problema specifico da affrontare1 . Monitoraggio e valutazione insieme costituiscono l’autovalutazione. Ma già a metà degli anni Novanta, rispetto questo elenco di abilità fondamentali, gli studiosi hanno individuato un terreno di interesse di ricerca più allargato che prevedeva anche attività cognitive come: • il transfer e la generalizzazione di una strategia di soluzione di un problema applicata ad altri problemi o contesti nozionali». • la verbalizzare ovvero saper esprimere con le parole le procedure logiche/ metodologiche utilizzate o che si intende utilizzare in prima persona o dagli altri, • il fronteggiamento dei problemi e l’assunzione di decisioni (decidere), passando dalla teoria all’azione, • apprendere ad apprendere, usando autonomamente ma in modo contingente e contestualizzato, i metodi propri delle discipline come modalità alternative di conoscenza del mondo, • sviluppare creatività e flessibilità, cercando per ogni situazione, compito, problema la gamma di possibili soluzioni/procedure tra le quali operare scelte finalizzate agli scopi. Tra queste una delle abilità più importanti in un mondo in continua e veloce trasformazione è l’imparare a imparare: «se per imparare si intende conoscere dei contenuti, implica l’acquisizione della consapevolezza di ciò che avviene nel processo cognitivo, essere in grado cioè non solo di attivare delle strategie diversificate rispetto le situazioni, di analizzare, di un compito identificandone le difficoltà, ma anche di valutare i propri limiti e le proprie risorse … é attraverso questo tipo di conoscenza che il nostro allievo acquisirà le quattro abilità fondamentali evidenziate da A.L.Brown … queste abilità, sviluppate in un certo ambito, saranno poi esportabili in altri contesti»

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